| Scuole APPALTI PER I SERVIZI NELLE SCUOLE: A RISCHIO 500 POSTI DI LAVORO DELLE COOPERATIVE SOCIALI   “Siamo venuti a conoscenza del rischio di riduzione di spesa per i servizi di pulizia, sorveglianza e assistenza nelle scuole, da molti anni esternalizzati nella nostra regione prevalentemente a cooperative sociali, tramite gare d’appalto indette dal Ministero all’Istruzione – è l'allarme lanciato da Guido Geninatti, presidente di Federsolidarietà Confcooperative Piemonte e Portavoce dell’Alleanza delle Cooperative del Piemonte per il settore delle cooperative sociali (Federsolidarietà Confcooperative, Legacoopsociali, Agci sociali).  “Se confermati – prosegue Geninatti – questi tagli causeranno gravi ricadute occupazionali, pari a oltre il 50%  degli 800 lavoratori che operano nelle cooperative coinvolte: già negli ultimi anni, a causa della costante diminuzione dei fondi, essi hanno subito cospicue riduzioni del monte ore lavorativo e conseguentemente dei loro stipendi”.  “Non si dimentichi inoltre che il 40 per cento di questi lavoratori – afferma Anna Di Mascio,  responsabile Legacoopsociali Piemonte – è in condizione di svantaggio e/o disabilità”. “Questo avviene paradossalmente – prosegue Di Mascio - nonostante le indicazioni dell’Unione Europea nella declinazione della strategia “Europa 2020” per cui si parla di “'uso strategico degli appalti pubblici” per contribuire a raggiungere gli obiettivi di "Europa 2020": crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva”.  “Con questo spirito – conclude Geninatti - chiediamo al Governo, alle Commissioni parlamentari e alle Camere di valutare attentamente la gravità della situazione,  affinché, nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica, si vogliano adottare provvedimenti specifici per mantenere le risorse necessarie e garantire i servizi esternalizzati attualmente corrisposti nelle scuole, per tutelare l'occupazione e il reddito di tutti i lavoratori coinvolti e non pregiudicare il mantenimento dell'igiene e della sicurezza degli istituti scolastici. Alla Regione va la richiesta di farsi promotrice, attraverso l’Assessorato al Lavoro e all’Istruzione, di un tavolo di crisi per monitorare costantemente la situazione”.  Alleghiamo la cronistoria del problema La cronistoria
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