È questa la priorità assoluta indicata dai rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane -guidati da Bruno Busacca, Responsabile Relazioni Istituzionali di Legacoop- nel corso dell’audizione sul Documento Economico Finanziario, svoltasi il 23 aprile presso le Commissioni Speciali riunite di Camera e Senato.
“L’Italia” -ha detto Busacca- “non è uscita dalla crisi: le prospettive per il 2013 sono ancora di recessione, particolarmente preoccupante perché l’ulteriore contrazione prevista per l’anno in corso cade su una economia ed una società stremate da cinque anni di stagnazione che hanno riportato indietro di dieci anni il PIL e di quindici il potere d’acquisto, che hanno fatto esplodere la disoccupazione e le povertà ed ampliato in modo inaccettabile le disuguaglianze sociali”.
La situazione dell’economia e le ricadute sociali della crisi richiedono, quindi, risposte urgenti e coerenti politiche di lungo periodo. I risultati positivi raggiunti con il consolidamento dei conti pubblici oggi debbono dare luogo ad una fase nuova, centrata sull’obiettivo della crescita, con un impegno particolare a definire politiche dell’occupazione per le fasce più deboli.
“Il recente decreto legge per il pagamento dei debiti p.a. alle imprese” -ha sottolineato il rappresentante dell’Alleanza- “rappresenta un primo passo positivo per immettere risorse nell’economia reale; il percorso va però completato, in modo da assicurare l’eliminazione di tutto lo stock accumulato”.
Ma quali sono i temi sui quali dovrebbe concentrarsi in modo più urgente l’attività del prossimo Governo per dare impulso alla crescita?
Il rappresentante dell’Alleanza ha indicato, in proposito, una serie di obiettivi prioritari: ridare fiato agli investimenti per infrastrutture, sia a livello centrale che a livello degli enti locali; rilanciare l’edilizia e le riqualificazioni urbane; incoraggiare la spesa per ricerca e innovazione; favorire la crescita dimensionale delle imprese ai fini di una maggiore competitività sui mercati internazionali; valorizzare la filiera agroalimentare cooperativa; sostenere i consumi; riprendere con decisione l’iniziativa sul fronte delle liberalizzazioni; garantire la legalità nei mercati.
Infine, il rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative ha sottolineato la necessità di promuovere un nuovo modello di sviluppo fondato sul protagonismo delle persone e delle comunità.
“Una maggiore presenza della cooperazione come forma imprenditoriale dell’autoorganizzazione dei cittadini” -ha detto Busacca- “è un fattore positivo per la crescita economica, per la coesione sociale per lo sviluppo di una società più giusta e più equa”.
Per questo, l’Alleanza delle Cooperative Italiane è impegnata non solo a sviluppare la cooperazione nei settori in cui essa è già presente e dove ha raggiunto posizioni importanti nell’economia nazionale, ma anche a proporla come modello originale di economia sociale a piccoli imprenditori, a utenti, a professionisti, a comunità.