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Pagate il nostro lavoro
1 febbraio, Torino. Questa mattina si è tenuta in Piazza Castello la manifestazione: “Pagate il nostro lavoro. Mobilitazione delle cooperative sociali”, promossa dai settori della cooperazione sociale delle tre associazioni regionali di rappresentanza delle cooperative: AGCI, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali unite nell’ACI, Alleanza delle Cooperative Italiane.
Alle ore 11 i rappresentanti delle tre centrali cooperative sono stati ricevuti in Prefettura, dove hanno presentato il documento allegato alla presente.
Il Prefetto ha accolto la richiesta di costituzione del Tavolo di Crisi. La situazione dei tempi di pagamento delle cooperative sociali ha raggiunto livelli insopportabili per le imprese cooperative: l'ammontare complessivo del credito delle cooperative sociali piemontesi aderenti all'ACI è spaventoso: il 60% del fatturato è scaduto senza essere stato pagato, pari a 505 milioni di euro arretrati, con ritardi di pagamento che vanno dai 390 giorni medi per le ASL e i Consorzi Socio Assistenziali, ai 280 giorni per i Comuni.
Le cooperative sociali sono imprese labour intensive, il 70% dei loro costi è costituito da salari e stipendi e i soci lavoratori delle associate sono più di 30.000. Finora queste cooperative, animate da un forte senso di responsabilità, si sono sostenute a vicenda, salvaguardando nel complesso i posti di lavoro. Permanendo il blocco dei pagamenti, allungandosi ulteriormente il ciclo finanziario, questa capacità di fare rete e resistere potrebbe venire meno e una significativa riduzione del personale rendersi necessaria.
Hanno partecipato alla mobilitazione una fitta base di cooperatori, con i loro dirigenti: Guido Geninatti presidente Federsolidarietà Confcooperative, Anna di Mascio responsabile Legacoop sociali, Mirella Margarino responsabile delle cooperative sociali di AGCI, i presidenti di Confcooperative Piemonte Giovenale Gerbaudo, di Legacoop Piemonte Giancarlo Gonella, di Confcooperative Torino Aldo Romagnolli.
Appello
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