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Spettacolo


12 dicembre 2012 alle ore 21.00

 TEATRO AGNELLI, Via Paolo Sarpi 111

Quarant’anni fa, il 15 dicembre 1972, con la legge n. 722, lo Stato italiano riconosce l’obiezione di coscienza

Assemblea Teatro
presenta
GUERRA E PACE
ovvero l’obiezione di coscienza spiegata a mio fratello

testo di Fabio Arrivas e Renzo Sicco
interpreti Angelo Scarafiotti e Andrea Castellini
regia di Lino Spadaro

Uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis, ricerca, educazione e azione per la pace,
a 40 anni dalla pubblicazione della Legge Marcora che rendeva possibile l’OBIEZIONE DI COSCIENZA – 15 dicembre 1972

La leva militare e l’obbligo alle armi, l’obiezione e la renitenza, la voglia di pace, le lotte per il diritto a non “fare la guerra”, in Italia come negli USA degli anni del Vietnam. Da qui, da un semplice incontro tra due fratelli, ha inizio un lungo viaggio che vuole parlare di guerra e di pace.
Leva militare come pretesto per raccontare un pezzo di storia, d’Italia e non solo, per affrontare la “guerra” e la “pace” al tempo dei militari “volontari”, del peacekeeping, delle primavere arabe e della “democrazia” esportata. Quest’ultimo decennio ha visto le prime generazioni che non affrontano l’obbligo di leva ma che paradossalmente si trovano a confrontarsi quotidianamente con le missioni umanitarie che si traducono in guerre sul campo, con la morte di soldati italiani o la carriera militare come occasione, come scrivono Roberto Saviano o Paolo Giordano, di lavoro per i giovani.
Angelo e Andrea sono due fratelli che le vicissitudini della vita portano a dormire nuovamente nella stessa stanza. La “cameretta” dove sono cresciuti insieme.
Angelo, dopo un matrimonio andato in crisi, ritorna infatti temporaneamente nella casa di famiglia. E’ questa l’occasione per incontrare nuovamente il “fratellino” ormai cresciuto e, come tutti gli adolescenti, pieno di interrogativi che nascono dalle inquietudini del presente. Fra questi le guerre vive che ci circondano, cariche di nuova quanto occulta violenza. Un letto a castello che ricorda una branda è il pretesto per addentrarsi in una discussione che porta i due fratelli a parlare di obiezione di coscienza e di renitenza alla leva, parole e concetti lontani e pertanto difficili da capire. Attorno a questi si affastellano altri termini in disuso come disertore, nonnismo, najone… e altri ancora. Attraverso i ricordi di Angelo, il fratello adulto, e il suo sforzo di rendere comprensibile ad Andrea, il fratello giovane, una materia e un mondo così lontano nel tempo, si dipana e sviluppa un significativo tracciato della Storia d’Italia negli ultimi 150 anni, ben legata pur nelle diversità a quella presente.

La serata è realizzata con il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte.

ingresso “up to you” 4/6/8 €


 
     
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