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Asili

 

Torino 3 aprile 2012, COMUNICATO STAMPA
  INFANZIA, I SERVIZI A GESTIONE DIRETTA NON SONO GLI UNICI A GARANTIRE LA QUALITA’ DEI SERVIZI EDUCATIVI. IL RUOLO FONDAMENTALE DELLA COOPERAZIONE SOCIALE
 Anna Di Mascio, responsabile di Legacoop Sociali Piemonte e Aldo Romagnoli, presidente di Confcooperative Torino, hanno inviato al sindaco della città di Torino Piero Fassino, e all’assessore alle Risorse educative della città di Torino Mariagrazia Pellerino, una ferma presa di posizione in seguito all’intervista che l’assessore ha rilasciato oggi a La Stampa in merito alla continuità dell’offerta dei servizi per l’infanzia.
Di seguito vi proponiamo il testo integrale della lettera.
Gent.mo
Sindaco Città di Torino Piero FASSINO
E p.c.
Gent.ma
Assessora alle Risorse Educative della Città di Torino
Mariagrazia PELLERINO
Pur consapevoli del bisogno di misurarsi con risorse inadeguate a far fronte ai bisogni, siamo rimasti fortemente colpiti dall’intervista all’Assessora Mariagrazia Pellerino pubblicata oggi sul quotidiano “La Stampa”, relativa al problema di come dare continuità all'offerta dei servizi per l'infanzia.
La cooperazione sociale non può accettare la tesi che emerge dall’intervista, per la quale i servizi a gestione diretta sono gli unici a garantire vera qualità ai cittadini e i servizi educativi non sono attività da paragonare ai servizi sociali e socio sanitari. Addirittura sembra porsi un problema politico di permanenza in giunta dell’Assessora Pellerino, qualora si effettui la scelta di rinunciare progressivamente alla gestione diretta degli asili.
Da tempo la cooperazione sociale collabora con la Città per offrire ai cittadini servizi di qualità, se non di eccellenza. Oggi in città sono numerose le cooperative che gestiscono servizi per l'infanzia, con l'autorizzazione e la vigilanza della Città stessa e molte di esse sono anche convenzionate, accogliendo quindi bimbi provenienti dalle liste d'attesa della Città. L'estate delle scuole materne pubbliche ormai da anni vede l'offerta formativa gestita direttamente dalle cooperative.
I servizi che le cooperative sociali offrono ai cittadini sono erogati attraverso strumenti amministrativi utilizzati da tempo, come l’accreditamento, la concessione o l’appalto. Le cooperative sociali svolgono con serietà il loro ruolo di portatori di funzione pubblica - come la legge riconosce loro - e non ledono neppure minimamente le funzioni di programmazione, governo e controllo che rimangono saldamente nelle mani dell’ente locale.
I soci di cooperative messi al servizio della Città sono migliaia e lavorano quotidianamente in condizioni garantite dal rispetto dei contratti sottoscritti dai sindacati maggiormente rappresentativi.
Ci teniamo a sottolineare inoltre come le nostre cooperative si trovino in una situazione finanziaria difficoltosa, a causa dei gravi ritardi di pagamenti da parte dell’Amministrazione Comunale.
Troviamo pertanto inaccettabile che tali affermazioni provengano da un'Amministrazione che alla cooperazione sociale ha chiesto e chiede tanto, sia sotto il profilo professionale che imprenditoriale.
Vogliamo sperare che nei prossimi mesi l’Assessora Pellerino, possa ritagliarsi uno spazio per informarsi su cosa la cooperazione sociale è, cosa rappresenta e come opera; magari per scoprire qualità professionali a lei inaspettate, ma per fortuna note a tutti quei cittadini la cui qualità della vita dipende anche dalle cooperative e dai loro soci.
Certo è che dichiarare, seppur per via indiretta, che il privato è una cosa da rifuggire nella condivisione delle responsabilità della gestione della cosa pubblica, in tempi di grandi difficoltà, in cui peraltro alcuni lavoratori vengono vissuti come assurdamente privilegiati rispetto ad altri, rischia di veder aumentato un conflitto sociale di cui oggi non abbiamo assolutamente bisogno.
Capiamo il tentativo di salvare un servizio storicamente gestito con personale a responsabilità diretta, ma non crediamo che un soggetto che si candida ad essere centrale nelle politiche sui sistemi educativi di una città possa permettersi di agire tale tentativo attraverso la denigrazione dei compagni di viaggio.
Seguici su Twitter: @LegacoopPiemont

L'intervista che ha scatenato le polemiche

 
     
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