|
Spettacolo
16 e 17 dicembre 2011, ore 21.00
ASSEMBLEA TEATRO
CAVALLERIZZA REALE - Maneggio
Via Verdi, 16 TORINO
ACCADEMIA DEI FOLLI presenta
PLUTO
di Aristofane
con Lorenzo Bartoli, Enrico Dusio, Gianluca Gambino, Francesca Porrini, Carlo Roncaglia, Valentina Virando e con Andrea Pagliardi, Enrico De Lotto, Vince Novelli, Giò Dimasi musiche originali e arrangiamenti: Enrico De Lotto regia Carlo Roncaglia
Che cosa accadrebbe se il dio della ricchezza, divenuto cieco e ingiusto nella distribuzione delle risorse, riacquistasse la vista? La risposta, surreale e vagamente pessimistica, si snoda tra guizzi di comicità e battute mordenti, molto attuali, scritte da Aristofane e oggi riprese e messe in scena da un gruppo di giovani .
Il "Pluto" è l'ultima commedia di Aristofane e si apre mettendo a fuoco subito il tema principale: la rilevanza, la centralità del denaro. Per oltre duecento versi viene proclamato e ribadito che il mondo si regge sul denaro: viene palesato, senza ombra di dubbio, che religione, amore, gloria, vittoria non dipendono che dai soldi, perché il denaro è in campo umano e in campo divino la chiave che disserra ogni porta. E viene demolita la convinzione che esistano altri valori e altre forze al di là del denaro. Un'indagine sul potere del denaro e allo stesso tempo una favola amara. Un'utopia o piuttosto un sogno.
Accademia dei Folli ha voluto confrontarsi con una scrittura tanto antica che esprime un concetto però tanto attuale, soprattutto nel mondo di oggi dominato dal mercato finanziario e dalle immense ricchezze concentrate in poche mani. Immaginare una più giusta distribuzione delle ricchezze… sovvertire la società per abolire la povertà e la schiavitù. Una favola appunto. La commedia di Aristofane è qui un pretesto per evocare un mondo capovolto. Una visione talmente fugace da non riuscire a resistere neppure nel breve tempo di una rappresentazione teatrale!
Nel Pluto di Aristofane, interi passaggi sono cantati, quasi una sorta di proto-cabaret. Il nostro Pluto è interamente costruito su una partitura musicale che, riarrangiando brani dei Pink Floyd, di Kurt Weill, di blues e di jazz, crea un caleidoscopico gioco di incastri, di rimandi e citazioni per analogia o contrasto, in un continuo alternarsi di comicità, poesia e dramma. Una sorta di suite burlesque molto pop. Pop perché è proprio del popolo che si parla.
Il progetto si riferisce alle tematiche relative alla BIENNALE DEMOCRAZIA Ingresso unico € 5,00 Informazioni al tel. 011/3042808
|
|