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Crisi nel settore Costruzioni

 

Legacoop Piemonte si è recentemente fatta promotrice di molteplici azioni che rappresentano un modo concreto di intervenire nella crisi in atto nel settore delle costruzioni:

 

- Nel mese di febbraio Legacoop ha firmato con Confcoperative, AGCI e le tre Federazioni Sindacali di categoria una serie di  accordi che hanno riguardato, in primo luogo, la riduzione del costo del lavoro per le imprese del settore, attraverso la fissazione della percentuale di contribuzione al fondo APE, dovuta dalle imprese, al 3% (dal 1 ottobre 2009 fino al 30 settembre 2011), con successivo innalzamento al 3,6% e, in secondo luogo l'introduzione di una prestazione sperimentale della Cassa Edile per carenza malattia nei primi tre giorni di malattia (su eventi morbosi di durata non superiore a 6 giorni).

Inoltre, le tre Centrali Cooperative hanno preso atto, convenendo, dell’opportunità che la sperimentazione consistente nella creazione di Responsabili della Sicurezza Territoriali venga prorogata fino al 31 gennaio 2011. 

- In tema di sicurezza è poi da richiamare la seconda iniziativa che ha visto protagonista Legacoop, con la firma il 4 febbraio del Protocollo di Intesa per la sicurezza e regolarità dei cantieri edili della Provincia di Torino, avvenuta su iniziativa della Prefettura di Torino, con la sottoscrizione da parte di tutti gli attori istituzionali, associativi, e sindacali del settore costruzioni. Il Protocollo prevede l’obbligo, da parte del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, della verifica delle misure di sicurezza e dei documenti comprovanti l’idoneità tecnico-professionale di chi esegue i lavori, in primo luogo il DURC.

Altre misure sono state previste poi in merito al contrasto del lavoro irregolare, alla formazione in materia di sicurezza e regolarità del lavoro, alla messa a disposizione di tutte le informazioni esistenti nei confronti delle Autorità di vigilanza.

Il Protocollo auspica anche una serie di comportamenti da parte degli Enti Pubblici aggiudicatori di lavori pubblici, quali ad esempio il ricorso alla procedura negoziata per appalti di lavori inferiori a 500.000 euro e di ingegneria inferiori a 20.000 euro; la verifica delle offerte anomale; l’utilizzazione della modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, introducendo anche elementi legati alla gestione della sicurezza in cantiere, e così via.

I sottoscrittori del Protocollo si sono infine impegnati a costruire un sistema di relazioni stabili, con incontri almeno semestrali.


 
     
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